Io sono mio fratello
Giorgio Panariello [Panariello, Giorgio]È lui? Nei film gialli, l’ispettore di polizia lo domanda subito dopo
aver sollevato il telo e mostrato il viso della vittima. Invece
all’obitorio nessuno me lo chiese. La risposta era nella carezza che gli
passai sul viso, finalmente in pace, o nel bacio che gli appoggiai sulla
fronte. Franchino, mio fratello, era un’anima buona, tutto il male
che aveva fatto lo aveva fatto a sé stesso. Lo avevano ritrovato
buttato come un animale, anzi con meno dignità, come un sacco di
rifiuti tra le piante del lungomare di Viareggio. Non ero pronto, non mi
ero preparato. Era Natale, porca miseria, a Natale non possono
accadere cose simili.”
Giorgio Panariello custodisce una storia. Lui e il suo fratello minore
sono stati entrambi abbandonati dalla madre subito dopo la nascita.
Giorgio viene affidato ai nonni materni, Franco invece finisce in un
istituto. Mentre Giorgio cresce e diventa uno degli uomini di spettacolo
più amati d’Italia, Franco cade nella tossicodipendenza. Fino alla
tragica fine. In questo libro per la prima volta Panariello ha deciso
di raccontare il filo nascosto (la preoccupazione costante, il senso di
colpa) che da sempre corre nella sua vita. Un libro straziante e
dolcissimo, che grazie all’onestà e all’accuratezza dei sentimenti
sa muovere le corde più profonde delle nostre emozioni.